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Come scegliere la badante giusta?

La ricerca di una badante non è mai una cosa semplice.

È un momento delicato nella vita di una famiglia che spesso e volentieri sopraggiunge all’improvviso e ci coglie impreparati.

La perdita di autonomia di una persona anziana può essere semplicemente temporanea, per esempio, durante un periodo di convalescenza a seguito di un ricovero ospedaliero, oppure può essere definitiva, come conseguenza dell’età avanzata o di una malattia.

In tutti queste tristi circostanze, quando non abbiamo noi stessi la possibilità di prenderci cura del nostro genitore anziano, siamo costretti ad affidarci alle cure (non sempre caritevoli) di una badante.

Ma possiamo fidarci?

Possiamo consegnare la vita di una persona che amiamo a un perfetto estraneo e dormire sonni tranquilli?

Certo non è facile.

Trovare una badante: passaparola, agenzie e internet

Il punto di partenza di quasi tutte le ricerche è sempre il passaparola.

Di per sé il passaparola è rassicurante. In questo modo abbiamo qualche referenza o informazione sulla persona che ci mettiamo in casa e siamo un po’ più tranquilli.

Ma il passaparola, bisogna dirlo, non funziona sempre.

In alternativa al passaparola possiamo rivolgerci a un’agenzia oppure cercare noi stessi la badante, per esempio su internet.

Entrambe queste soluzioni hanno dei vantaggi e degli inconvenienti.

L’agenzia ci fa risparmiare tempo e fatica. Si occupa della selezione delle candidate badanti, può provvedere a trovare una badante di sostituzione quando la nostra badante è in ferie o malate, ecc.

Ma tutto ciò a un costo, e se mettiamo un conto che una badante a costo pieno costa circa 1500 euro al mese, capiamo perché molte famiglie preferiscano far da sé.

Trovare una badante su internet non è difficile. Ci vuole solo un po’ di pazienza e un buon metodo per individuare i profili migliori.

Per esempio, sul sito LeBadanti.it è possibile trovare degli annunci di badanti in cerca di lavoro con tanto di fotografia, curriculum, referenze e contatto telefonico.

Mettere in regola la badante

Una volta che abbiamo individuato una o più candidate interessanti, in fase di colloquio, dobbiamo essere certi di avere a che fare con la persona giusta.

Le referenze sono importanti, ma se l’aspirante badante ci trasmette fiducia, anche una persona alla prima esperienza può andar bene, soprattutto se le condizioni dell’assistito non sono tali da richiedere cure o attenzioni particolari.

La cosa più importante è avere le idee molto chiare sulle mansioni richieste alla badante e gli orari di lavoro.

Per esempio, occorre assistenza durante le ore notturne? e durante il fine settimana? L’assistito ha bisogno di cure mediche? La badante dovrà occuparsi anche della casa e della preparazione dei pasti?

Tutti questi aspetti sono importanti e devono essere chiariti prima di dare avvio al rapporto lavorativo.

Ma soprattutto devono essere formalizzati in un contratto di lavoro.

Il settore dell’assistenza domiciliare agli anziani presenta, infatti, un forte tasso d’irregolarità (circa il 50%) e non mancano episodi di cronaca spiacevoli (soprusi, maltrattamenti, ecc)

L’unico modo per mettersi al riparo da questi rischi, compreso il rischio di beccarsi una vertenza, è quello di mettere in regola la badante.

 

 

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