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Ricerca e innovazione: l’AD Claudio Descalzi consegna gli Eni Award 2019

I rifiuti saranno l’oil e gas del futuro: l’analisi dell’AD Claudio Descalzi al Palazzo del Quirinale per la cerimonia di premiazione degli Eni Award 2019.



Eni Award 2019: l’intervento dell’AD Claudio Descalzi al Palazzo del Quirinale

Si è tenuta lo scorso 10 ottobre al Palazzo del Quirinale la cerimonia di consegna degli Eni Award 2019. A premiare i vincitori di questa dodicesima edizione del “Nobel dell’Energia” l’Amministratore Delegato del Gruppo Claudio Descalzi insieme alla Presidente Emma Marcegaglia. Nel corso della cerimonia è intervenuto anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Come ha ricordato l’AD di Eni, il premio nasce per riconoscere il valore delle idee più innovative nell’ambito dell’utilizzo delle fonti energetiche e al contempo promuovere la ricerca scientifica, i temi della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente. Nel suo intervento in apertura, Claudio Descalzi ha sottolineato come in futuro l’energia sarà ricavata dai rifiuti, ma anche dal mare, a fronte di un calo nell’impiego di pannelli fotovoltaici e pale eoliche: “C’è tutto un sistema che si sta trasformando avremo un futuro completamente diverso”.



Claudio Descalzi: ricerca scientifica ed economia circolare fondamentali per Eni

“In un mondo che cresce dal punto di vista demografico, i rifiuti saranno qualcosa di sovrabbondante (ad oggi generano 2,2 miliardi di tonnellate di Co2 l’anno non utilizzabili)” ha spiegato Claudio Descalzi, evidenziando il valore dell’economica circolare, per Eni un fattore di crescita imprescindibile.



L’AD Eni ha parlato inoltre di ricerca scientifica, “elemento che ha caratterizzato l’Eni in questi anni”. Il Gruppo ha investito “un miliardo in ricerca pura e 3 miliardi per l’applicazione di questa ricerca, per un totale di 4 miliardi nel quadriennio”. Claudio Descalzi ha ricordato in particolare come tutti i ricercatori, i centri di ricerca e le tecnologie siano stati sviluppati in Italia: “L’Italia è diventata per noi non più un centro di produzione petrolifera, ma di produzione tecnologica. Abbiamo promosso una trasformazione che non è solo innovazione deve essere accompagnata da valori, deve essere equa e andare verso gli altri”.